dal 1965
una storia che
continua

La fondazione

Erano gli inizi degli anni ’60 a Roccalumera, un piccolo paesino della provincia di Messina che viveva principalmente di pesca ed agricoltura. Le realtà folkloristiche erano già presenti in Sicilia e nella Città di Messina, che poteva vantare la presenza dei Canterini Peloritani, diretti dal maestro Lillo Alessandro. Roccalumera ancora non lo sapeva, ma aveva qualcosa, anzi qualcuno che il folklore lo aveva nel sangue fin dalla nascita: Carmelo Romolo, per tutti, grandi e piccoli Melino, dotato di una voce fuori dal comune e fin da piccolo attratto da questo mondo, grazie all’incontro con il famoso Orazio Strano, cantastorie Catanese che girava la Sicilia nel secondo dopoguerra cantando di città in città di vicende popolari.

Melino, insieme ad alcuni amici, fra cui i fratelli Totaro erano soliti partecipare a competizioni canore che si tenevano sul territorio, con un gruppo musicale chiamato I Picciotti. Si trovarono a partecipare ad una kermesse chiamata Labarissimo, volendo esibirsi con dei brani popolari e non sapendo a chi chiedere, decisero di recarsi nella città di Messina per chiedere in prestito due brani dai Canterini Peloritani. Il maestro Alessando glieli diede, e fu così che I Picciotti furono i vincitori del Labarissimo. Melino e i fratelli Totaro tornarono dai Peloritani per ringraziarli ed attratti da questo meraviglioso mondo, avanzarono la richiesta di poter entrare a far parte del gruppo, chiedendo cosa fosse necessario per accedervi. Il Maestro Alessandro rispose loro che bisognava essere intonati ed essere in coppia. Sforniti della seconda, erano sul punto di andare via, ma furono fermati da una domanda: “Ma vui chi sapiti fari?”, i due risposero: “A crozza… a tri vuci!” Sentendo tale esclamazione, il maestro Lillo Alessandro, incuriosito, li mise alla prova e rimase positivamente colpito dall’esecuzione, tanto che permise loro di far parte dei Canterini Peloritani.

Nel 1965 Melino e Sebastiano, in accordo con Lillo Alessandro, decidono di staccarsi dai Canterini Peloritani per creare una costola di essi nella fascia Jonica. Fu allora che il Folklore vide la luce a Roccalumera, e nel mese di Marzo del ’65 nascono i Canterini della Riviera Jonicae l’inizio di una storia che va avanti da quasi 60 anni.

I Canterini crebbero esponenzialmente negli anni, alzando sempre di più l’asticella della qualità e intraprendendo un percorso di ricerca sulle tradizioni popolari che vide nascere i famosi quadri che ancora oggi vengono portati in scena.

 

i costumi

costumi che i canterini indossano sono del primo ‘800 e venivano indossati dai pastori dei monti Peloritani nei giorni di festa. Naturalmente per i canti di lavoro, della terra e del mare il gruppo adopera un costume che è anch’esso dell’ ottocento. In occasione del 50° anno della fondazione, il gruppo ha presentato un nuovo costume.

sulla scena

Il repertorio dei “Canterini della Riviera Jonica- Melino Romolo” comprende: canti d’amore, canti a dispetto, canti di lavoro della terra e del mare, canti carnascialeschi, canti di carrettiere, numeri con strumenti tipici siciliani e danze. Fra le danze possiamo annoverare la tipica tarantella siciliana con diverse espressioni come ad esempio “lu chiovu”, “la fasola”, “u ballittu”, “la controdanza” e “la quadriglia”.

Oltre alle danze il gruppo esegue dei movimenti coreografici con i bastoni, dove si mette in risalto l’abilità degli uomini nell’uso del bastone, altri movimenti prevedono da parte delle donne l’uso delle lenzuola.

Traspare dalle esibizioni del gruppo, l’intento di porgere agli spettatori in forma semplice ed autentica, l’anima del popolo siciliano nei suoi molteplici aspetti e nei momenti più significativi del ciclo della vita.

Gli strumenti musicali che accompagnano i canti e le danze sono: fisarmonica, chitarra, mandolino, friscalettu (flauto di canna), tamburello, marranzano (scacciapensieri, uno strumento idiofono a pizzico), ciaramedda (la cornamusa) e la quartara (una brocca che funge da contrabasso).

centro studi tradizioni popolari

Le tradizioni popolari conservano nel loro interno sia aspetti legati ai fenomeni soggettivi e spirituali dell’uomo, provenienti dal suo pensiero, dalla sua fantasia e dall’oralità, ma anche quei fenomeni oggettivi, tipici della vita pratica dell’individuo quali usi, costumi, credenze, feste. Questi sono aspetti tipici e spesso unici delle comunità locali che abitano il territorio italiano e non: ogni società presenta segni, eventi, manifestazioni che la contraddistinguono dalle altre.

Le storie, i riti religiosi, le attività quotidiane, i racconti degli anziani si stanno perdendo con l’avvicendarsi di una società troppo veloce, che dimentica facilmente il passato, senza preoccuparsi di tramandarlo alle generazioni future. È necessario che le generazioni future riflettano sul passato, a tale scopo, il centro studi tradizioni popolari si impegna, tramite un’accurata ricerca etnografica, a riprodurre sulla scena fatti storici e vicende appartenenti alla nostra Sicilia.

il libro

Nel 2024 il gruppo ha pubblicato Il Canterino… Una storia che continua.

Il Canterino racconta la storia di Melino Romolo, un appassionato di Folklore, che dal lontano 1965 ha trasformato la Riviera Jonica siciliana in un arcobaleno di note e balli tradizionali. E non è tutto: scegliendo di leggere queste pagine, conoscerai una terra dalle mille sfumature, tra canzoni, filastrocche e passatempi ricchi di Folklore. Ti tufferai in un mondo di suoni e colori, scoprendo gli strumenti musicali della regione e la bellezza dei suoi costumi tipici. Preparati a un viaggio emozionante, che ti porterà alla scoperta di una Sicilia autentica e affascinante!

 

Clicca sul libro per aquistarlo

 

Partecipazioni
Italiaestero

ITALIA

1973: Palermo (Parco della Favorita)

1974: Orzinuovi (Brescia)

2004: Varese

2015: Cutrofiano

2016: Verona // Cutrofiano

ESTERO

1978: Sidmouth INGHILTERRA

1979: Sidmouth INGHILTERRA

1980: Letterkenny IRLANDA

1981: Martigny (Europeade) SVIZZERA

1982: Sidmouth INGHILTERRA

1983: Ballerup – Copenaghen DANIMARCA

1984: Salland OLANDA

1985: Ballerup – Copenaghen DANIMARCA

1986: Saint’Esteve FRANCIA

1987: Kawala GRECIA

1988: Anversa BELGIO

1989: Moita PORTOGALLO

1991: Satoraljauhely UNGHERIA

1992: Edegem BELGIO

1993: Serres GRECIA

1994: Bistrita ROMANIA

1995: Sidmouth INGHILTERRA

2000: Rosenheim GERMANIA

2001: Rovno UKRAINA

2002: Gyongyos UNGHERIA

2003: Cerveny Kostelek REP. CEKA

2005: Vale de Cambra PORTOGALLO

2006: Primorsko BULGARIA

2007: Le Boupère FRANCIA

2008: Riga LETTONIA

2011: Budapest UNGHERIA

2012: Radnevo BULGARIA

2014: Kranj SLOVENIA

2015: Ohrid MACEDONIA

2017: Santarèm PORTOGALLO

2019: Puerto Vallarta MESSICO

2022: Brunssum OLANDA

2024: Taiyuan ● CINA

1996 ● 1997 ● 1998: Il gruppo ha organizzato per la prima volta il “Festival Internazionale del Folklore” di Roccalumera.

Dal 2018 il gruppo organizza il Romolo Folk Fest.

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